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L'opera tratta delle rinunce e delle transazioni, in ambito lavoristico. Essa, in linea di massima, nei primi due capitoli, introduce i temi di più particolare interesse per la categoria degli operatori nel mondo del diritto del lavoro, ripercorrendo, in linea di principio, l'itinerario dal codice civile tracciato, relativamente agli istituti in parola. Essa stessa, nei secondi due capitoli, entra nel vivo della materia, passando in rassegna disposizioni di legge, orientamenti giurisprudenziali ed opinioni dottrinali afferenti al tema suo proprio. Tratta, conseguentemente, della disposizione dei diritti dei lavoratori in campo libero ed in sede protetta, descrivendone connotati, limiti e problematiche, in chiave applicativa e contenzioso giudiziaria. Esamina inoltre le forme attraverso le quali, a norma di ordinamento, possa assicurarsi intangibilità agli atti di rinuncia ed alle transazioni afferenti a diritti "indisponibili" dei lavoratori, operando anche "censimento" delle procedure all'uopo licenziate, con un focus particolare sulle criticità loro proprie. Offre, in sintesi, un quadro generale della materia trattata, approfondendo, anche mediante puntuali richiami, in specie, giurisprudenziali, le questioni più complesse e dibattute, concernenti la salvaguardia degli interessi propri dei lavoratori, rispetto alla disposizione dei diritti loro caratteristici. Non trascura, infine, l'interferenza con la materia trattata delle recenti disposizioni normative dettate dall'emergenza sanitaria, quanto a modalità di definizione amichevole delle liti da remoto e a derogabilità del divieto di licenziamenti "economici", per il tramite d'apposita convenzione "transattiva